Definizioni ADU

ID adattatore
Codice di identificazione univoco per controller host che viene stampato sul controller, noto anche come WWN (World-Wide Name).

ADU (Array Diagnostics Utility)
ADU, o Array Diagnostics Utility, è uno strumento di diagnostica indicato per raccogliere tutte le possibili informazioni sui controller di array del sistema e per generare un elenco dei problemi rilevati. L'ADU invia comandi multipli ai controller di array per determinare l'esistenza di problemi. Nella maggior parte dei casi, le informazioni fornite sono sufficienti per avviare immediatamente la risoluzione dei problemi.

Array
Gruppo di unità fisiche configurato in una o più unità logiche. Le unità in array offrono significativi vantaggi in termini di prestazioni e protezione dei dati rispetto a quelle non in array.

Acceleratore di array
Parte interna del controller di array che migliora significativamente le prestazioni di lettura e scrittura su disco grazie a un buffer. I dati sono protetti da memoria tampone e memoria ECC.

Espansione di capacità
Funzione che consente di aumentare la capacità di memorizzazione di un array di unità con l'aggiunta di una o più unità fisiche all'array. Con lo spazio così disponibile sull'array, è possibile creare una o più unità logiche. Questa funzione è disponibile solo su controller di array che supportano l'espansione.

Nome connessione
Nome definito dall'utente per una connessione da un server a un controller di array, costituita da un controller host installato nel server. Il nome consente di identificare facilmente la connessione per un controller anziché basarsi completamente sull'ID adattatore del controller host.

Duplexing del controller
Alcuni sistemi operativi supportano il duplexing del controller, una funzione tollerante ai guasti che richiede 2 controller di array SMART-2. Con il duplexing, ogni controller ha una propria unità contenente dati identici. Se in un controller SMART-2 si verifica un problema, l'altra unità e il controller SMART-2 fanno fronte a tutte le richieste.

IMPORTANTE: se si sceglie il duplexing del controller, configurare ogni controller SMART-2 con RAID 0 per ottenere la massima capacità di memorizzazione. Inoltre, non sono disponibili le seguenti funzioni di tolleranza ai guasti:

Priorità di espansione
Dopo aver scelto di espandere un array, corrisponde al livello di priorità che deve presentare la capacità dell'array di espansione per gestire le richieste del sistema operativo in corso.

Tolleranza ai guasti
Possibilità di ripristino di un server in seguito a problemi hardware senza interrompere le prestazioni. Tra i metodi di tolleranza ai guasti:

Estensione unità logica
Consente di aumentare le dimensioni di un'unità logica esistente senza avere effetto sui dati presenti nell'unità logica. Se un'unità logica esistente è piena di dati e se nell'array c'è dello spazio libero, è possibile estendere l'unità. In caso di mancanza di spazio nell'array, è possibile aggiungere unità all'array e procedere all'estensione dell'unità logica. Questa funzione è disponibile solo per alcuni controller di array e deve essere utilizzata solo con determinati sistemi operativi.

Unità logiche
Area uguale di tutte le unità fisiche in un array di unità raggruppate insieme logicamente per agire come un unico disco fisso. Le unità logiche sono configurate mediante un'utility per migliorare le prestazioni e l'utilizzabilità degli array di unità.

Dimensioni massime di boot
L'opzione Max Boot determina il numero di settori utilizzati per l'unità logica. Se l'opzione è disabilitata, viene creata un'unità logica con 32 settori per traccia. In questa configurazione, l'unità di avvio più grande che può essere creata è di 4 GB. Con l'opzione Max Boot abilitata, il controller crea l'unità logica con 63 settori per traccia che consentono di creare un'unità di avvio di dimensioni fino a 8 GB. È consigliabile abilitare l'opzione Max Boot solo nell'unità dalla quale viene avviato il server, in quanto con un utilizzo di 32 settori per traccia si è riscontrato un lieve aumento di prestazioni.

Inizialmente, l'opzione Max Boot è disabilitata, quindi, in base all'impostazione predefinita, l'unità logica segnalerà 32 settori per traccia alle chiamate BIOS (int13h). Abilitando questa opzione, aumenta il numero di settori segnalati nelle chiamate BIOS fino a un massimo di 63, per poter aumentare il numero di blocchi disponibili. L'abilitazione dell'opzione potrebbe rivelarsi necessaria per creare partizioni di avvio di notevoli dimensioni per alcuni sistemi operativi. Ad esempio, se si abilita l'opzione Max Boot su un'unità logica in Windows NT 4.0, è possibile creare una partizione avviabile con dimensioni massime di 8 GB, invece dei 4 GB possibili se l'opzione fosse disabilitata. Quando viene creata un'unità logica superiore a 255 GB, alle chiamate del BIOS verrà segnalata una dimensione di settore pari a 63 indipendentemente dal fatto che l'opzione Max Boot sia abilitata o meno.

Migrazione
Funzione che consente di modificare il livello di tolleranza ai guasti o di dimensioni stripe di un'unità logica configurata senza incorrere in una perdita di dati.

Online Recovery Server
Controller di array impostato da System Configuration Utility in modalità Online Recovery Server. È un controller in grado di spostare dinamicamente i dispositivi di memorizzazione da un server sul quale si è verificato un errore a un server attivo. In effetti, i dispositivi di memorizzazione possono essere trasferiti da un sistema all'altro senza che sia necessario arrestare i sistemi stessi.

Unità di riserva online
Unità fisica utilizzata in RAID 1+0 - Drive Mirroring, RAID 4 - Data Guarding, RAID 5 - Distributed Data Guarding e RAID ADG - Advanced Data Guarding per sostituire le unità sulle quali si sono verificati problemi senza intervento da parte dell'utente. Le unità di riserva sostituiscono immediatamente quelle guaste al verificarsi del problema. Il controller inizia automaticamente a ricostruire i dati dall'unità danneggiata su quella di riserva e riporta il sistema nello stato di tolleranza ai guasti. L'unità danneggiata può essere sostituita senza che le prestazioni del sistema si riducano. Lo svantaggio è costituito dal fatto che l'unità non viene utilizzata mentre è inattiva e ciò implica una riduzione della capacità di memorizzazione.

Unità fisica
Disco fisso che può essere collegato a un controller e utilizzato per la memorizzazione di dati.

Porta
Sinonimo di bus SCSI o canale in un controller. Le unità fisiche vengono collegate a un controller tramite una porta.

RAID
Redundant Array of Inexpensive Disks.

RAID 0 - Nessuna tolleranza ai guasti
RAID è l'acronimo di Redundant Array of Inexpensive Disks. RAID 0 indica che non sono utilizzati metodi di tolleranza ai guasti. Tuttavia, viene effettuato lo stripe dei dati in tutte le unità fisiche nell'array per consentire un accesso più rapido.

Se si seleziona questa opzione per una delle unità logiche, in caso di guasto di un'unità fisica potrebbe verificarsi una perdita di dati per quell'unità logica. Tuttavia, poiché la capacità dell'unità logica non viene utilizzata per dati ridondanti, questo metodo garantisce le migliori prestazioni e velocità di elaborazione. Si può decidere di assegnare RAID 0 a unità che richiedono grande capacità e velocità elevata ma non presentano rischi relativi alla protezione.

RAID 1+0 - Drive Mirroring
RAID è l'acronimo di Redundant Array of Inexpensive Disks. RAID 1+0 (drive mirroring) è un metodo di tolleranza ai guasti che utilizza il 50% della capacità di memorizzazione dell'unità per garantire una maggiore affidabilità dei dati grazie alla memorizzazione di un duplicato di tutti i dati utente. Metà delle unità fisiche nell'array sono duplicate o "mirrored" dall'altra metà.

Innanzitutto RAID 1+0 effettua lo striping dei dati in metà dei dischi, quindi il mirroring sull'altra metà.

Il drive mirroring consente la tolleranza ai guasti memorizzando due serie di dati duplicati in una coppia di unità disco. Per utilizzare il metodo RAID 1+0 le unità devono essere in numero pari. Questa opzione costituisce il metodo più costoso di tolleranza ai guasti.

Se in un'unità si verifica un guasto, l'unità di mirroring fornisce una copia di backup dei file e il normale funzionamento del sistema non subisce interruzioni. Per la funzione di mirroring sono necessarie almeno due unità e, in una configurazione con più unità (quattro o più), il mirroring può far fronte al guasto contemporaneo di più unità, purché le unità danneggiate non siano in mirroring fra di loro.

RAID 4 - Data Guarding
RAID è l'acronimo di Redundant Array of Inexpensive Disks. RAID 4 (data guarding) è un metodo di tolleranza ai guasti che utilizza una ridotta percentuale della capacità di memorizzazione dell'unità per memorizzare un codice data guarding utilizzato per il recupero dei dati in caso di guasto di un'unità fisica.

Questo metodo potrebbe non essere disponibile su tutti i controller.

RAID 5 - Distributed Data Guarding
RAID è l'acronimo di Redundant Array of Inexpensive Disks. RAID 5 (distributed data guarding) è un metodo di tolleranza ai guasti che memorizza i dati di parità in tutte le unità fisiche dell'array. Consente un numero maggiore di operazioni di lettura contemporanee e prestazioni più elevate rispetto al metodo RAID 4 - Data Guarding. Se in un'unità si verifica un guasto, il controller utilizza i dati di parità e i dati sulle altre unità per ricostruirne i dati. In tal modo il sistema può continuare a funzionare con prestazioni lievemente ridotte finché l'unità non viene sostituita.

Per il metodo RAID 5 è necessario disporre di un array con almeno 3 unità fisiche. La capacità dell'unità logica utilizzata per la tolleranza ai guasti dipende dal numero di unità fisiche dell'array. Ad esempio, in un array contenente 3 unità fisiche, solo il 33% della capacità totale di memorizzazione dell'unità logica viene utilizzato per dati di parità, mentre una configurazione con 14 unità ne utilizza solo il 7%.

RAID ADG - Advanced Data Guarding
RAID è l'acronimo di Redundant Array of Inexpensive Disks. Questo metodo di tolleranza ai guasti garantisce il massimo livello di protezione dei dati ed è simile al RAID 5 in quanto i dati di parità vengono distribuiti in tutte le unità dell'array, ma in RAID ADG vengono utilizzate più serie separate di dati di parità e viene utilizzata la capacità di più unità per memorizzare i dati di parità. Supponendo che la capacità di due unità venga utilizzata per i dati di parità, il sistema continuerà a funzionare anche se due unità si guastano contemporaneamente, mentre RAID 4 e RAID 5 possono sostenere soltanto il guasto di una singola unità. La tolleranza ai guasti delle configurazioni RAID ADG è effettivamente maggiore rispetto a quella delle configurazioni RAID 1+0, poiché in queste ultime esiste la possibilità che due unità in mirroring una con l'altra si guastino contemporaneamente.

Le prestazioni in lettura di RAID ADG sono simili a quelle di RAID 5, poiché tutte le unità possono adempiere a operazioni di lettura. Tuttavia, le prestazioni in lettura sono inferiori con RAID ADG rispetto a RAID 5, poiché i dati di parità devono essere aggiornati su più unità. Le prestazioni risulteranno ulteriormente ridotte in caso di danneggiamento.

Per RAID ADG è necessario un array con almeno 2+P unità fisiche, dove P è il numero di unità utilizzate per i dati di parità; di solito P = 2. La percentuale della capacità totale dell'unità utilizzata per la tolleranza ai guasti è uguale al numero di unità utilizzate per i dati di parità diviso il numero totale di unità fisiche. Ad esempio, in un array contenente un totale di cinque unità fisiche (due delle quali utilizzate per la parità), il 40% della capacità totale di memorizzazione dell'unità logica viene utilizzato per la tolleranza ai guasti, mentre una configurazione di 14 unità (di nuovo con due unità utilizzate per i dati di parità) utilizza per la tolleranza ai guasti solo il 14% della capacità di memorizzazione totale.

Nota: alcuni controller potrebbero non supportare questa opzione. In tal caso, l'opzione RAID ADG non è disponibile nella schermata.

Nota: l'implementazione RAID ADG corrente utilizza due unità di parità.

RAID Overhead
Serie di spazi predefiniti a parte per informazioni RAID ridondanti in un'unità logica.

Priorità di ricostruzione
Dopo la sostituzione di un'unità guasta, rappresenta il livello di priorità che deve presentare la ricostruzione dei dati dall'unità danneggiata rispetto alla gestione delle richieste in corso del sistema operativo.

Controller ridondanti
Coppia di controller installati in un sistema che condividono un unico sistema di memorizzazione. I controller sono intercollegati tramite un Inter-Controller Link (ICL) per controller a 64 bit o controller PCI estesi o internamente per controller Fibre Channel.

Il controller primario della coppia gestisce tutte le comunicazioni e il controllo del sistema di memorizzazione e delle unità a esso collegate. Se il controller primario non è più in grado di inviare comandi in lettura o scrittura a queste unità, il controllo viene assunto dal controller secondario.

SCSI
Acronimo di Small Computer Systems Interface.

ID SCSI
ID univoco assegnato ai singoli dispositivi SCSI collegati a uno stesso canale SCSI. L'ID definisce in modo univoco gli indirizzi delle singole periferiche e ne determina la priorità sul bus. ID 7 (controller SCSI) rappresenta il livello di priorità massima; ID 0 il livello minimo.

Selective Storage Presentation (SSP)
Selective Storage Presentation consente la condivisione delle unità logiche in un controller di array da parte di più server. Un server si connette al controller di array tramite un controller host installato nel server stesso. L'opzione SSP consente agli utenti di nominare le connessioni dai controller host ai controller di array e di concedere o negare l'accesso alle connessioni per ogni unità logica. Attualmente, l'opzione è supportata solo da controller di tipo Fibre Channel.

Dimensioni stripe
Raccolta di dati contigui distribuiti uniformemente in tutte le unità fisiche di un'unità logica. Le dimensioni dello stripe vengono selezionate per ottimizzare le prestazioni del sistema operativo. Dimensioni stripe è sinonimo di fattore di distribuzione.

Capacità utilizzabile
Spazio sull'array disponibile per le unità logiche.